Negli USA un sito web per cercare sponsor per rifarsi il seno, intanto in Italia arriva un film sugli abusi della chirurgia estetica

Paolo Mezzana: “La chirurgia estetica è armonia, e come tale necessita del rispetto delle naturali caratteristiche anatomiche individuali, basta svilirla per fare audience! Il sito americano? Una mera mercificazione del corpo femminile.”

 

ImmagineInvest in Breast, ovvero, investi nel seno. Questo lo slogan del sito americano myfreeimplants.com, dove le donne che non hanno i soldi per pagarsi l’intervento di protesi mammarie, possono trovare degli sponsor che le aiutino a sostenere le spese. Un’iniziativa singolare che, stando ai dati riportati dal sito, avrebbe permesso a oltre 950 donne di regalarsi un decolté nuovo e sensuale.

Intanto, in Italia, gli eccessi della chirurgia estetica finiscono sul maxischermo con il film di Pappi Corsicato “Il volto di un’altra”, in concorso al Festival del cinema di Roma, nel quale Laura Chiatti interpreta una cinica conduttrice di reality che, nonostante sia giovane e bellissima, si sottopone a numerosi interventi di chirurgia estetica in un’ossessiva e spasmodica ricerca della bellezza perfetta. Un film grottesco e satirico che vuole condannare l’eccessivo ricorso al bisturi. Ironia della sorte, al termine delle riprese del film la protagonista ha deciso di rifarsi il seno.

“La chirurgia estetica è armonia, e come tale necessita del rispetto delle naturali caratteristiche anatomiche individuali. – Ha dichiarato contrariato il chirurgo plastico Dottor Paolo Mezzana. – Trovo che il sito americano più che una richiesta di aiuto sia una mera mercificazione del corpo femminile, lasciando intendere che l’intervento al seno si fa per essere guardate dagli altri, e non certo per ragioni connesse all’intimità della persona. Rifarsi il seno non è una decisione da prendere alla leggera o per seguire una moda. Si tratta di un intervento invasivo che richiede adeguate cure post operatorie e una convalescenza. E’ necessario rivolgersi a professionisti seri, che oltre ad un’attenta selezione della paziente, usano anche materiali garantiti a vita, come nel caso delle protesi Allergan e Mentor ”

“Quanto al film di Pappi Corsicato – Ha proseguito il Dr. Paolo Mezzana – la chirurgia estetica è un’arte medica, dobbiamo smettere di svilirla per fare audience mostrandone solo il lato negativo e come questa possa sconvolgere la vita. In alcuni casi la chirurgia estetica aiuta a migliorare la qualità della vita del paziente. Mi riferisco, ad esempio, a casi di malformazioni, gravi asimmetrie, gravi ipertrofie mammarie, o ai casi esitati dalla chirurgia demolitiva oncologica. In questi casi, addirittura, il nostro Servizio Sanitario Nazionale copre le spese dell’intervento e delle protesi da impiantare.”