Si sa che lo sguardo degli uomini, quando vedono una bella donna, indugia sempre sulle gambe, ancor di più poi, se sono ben tornite e coperte da un paio di calze velate. Ma per avere gambe belle, a prova di sguardo, occorre dedicare loro tempo e cure. Una dieta equilibrata, esercizio fisico, idratazione, nutrizione…

“Se potessimo scrivere una favola sulla nuova Bella Addormentata, manderemmo al diavolo il Principe Azzurro che ci ha messo anni per darci un semplice bacetto, e creeremmo un finale tipo: E fu così che eliminò definitivamente la cellulite. Ma nella realtà, le cose sono ben diverse perché più che Addormentata, la lotta contro il grasso è l’infinita guerra di Don Chisciotte contro i mulini a vento”. Così iniziava un pezzo sulla cellulite uscito su Vanity Fair qualche mese fa.

Che cos’è la cellulite? È una malattia del tessuto connettivo di sostegno, che non colpisce organi interni e per questo non pericolosa per la salute. Però è anche il segno di qualcosa che non funziona. Le donne che hanno la cellulite magari sbagliano l’alimentazione, fumano, hanno uno stile di vita sbagliato, oppure soffrono di disfunzioni ormonali come l’ipertiroidismo. In forma moderata però è considerata una condizione fisiologica del tessuto adiposo femminile, determinata da una sua diversa struttura rispetto a quello maschile e dalla presenza degli ormoni estrogeni.

Tutte le cellule per essere correttamente nutrite, devono scambiare nutrienti attraverso la membrana plasmatica. Essa ha la caratteristica di essere semipermeabile, è in grado cioè, di far entrare o uscire diverse sostanze dal citoplasma secondo le proprie esigenze. La medesima capacità è posseduta anche dalle cellule che formano i vasi sanguigni che possono così distribuire i nutrienti a tutte le cellule di tutti i tessuti. Si comprende così che tutto il processo di nutrimento è regolato da un continuo alternarsi di scambi tra la cellula e l’ambiente esterno. Un processo patologico in grado di alterare o rallentare tale scambio è alla base della cellulite.

La cellulite è sempre esistita, come è dimostrato dalle veneri callipigie dell’antichità classica e dalle ridondanti forme presenti nelle arti figurative di secoli a noi più vicini. Solo negli anni settanta, con il mutamento  dei canoni di bellezza e l’aumento degli studiosi che si sono dedicati all’argomento, la cellulite è stata riconosciuta come un’entità patologica ben definita, una malattia.

Attualmente esistono terapie di tutti i generi per trattare la cellulite nelle sue diverse forme; il problema è semmai quello di impiegarle correttamente e in un’ottica medica generale che non tenga conto solo dei fastidiosi risvolti estetici.

La cellulite è un fenomeno che colpisce in modo particolare i soggetti di sesso femminile; si stima infatti che soffrano di questo problema più dell’80% delle donne. La cellulite interessa solitamente la radice degli arti inferiori, i glutei, la zona lombare, le zone interne delle braccia, la base del collo e il seno.

Si può guarire? Ci sono alcuni casi, per esempio nelle donne dai 18 ai 20 anni in cui prevale la componente detta edematosa (ovvero liquida), può scomparire. Negli altri si può solo migliorare. L’Istituto Superiore di Sanità lo conferma. La cellulite ha quattro stadi di gravità. E solo il primo stadio è caratterizzato da potenziale reversibilità.

E il medico o il chirurgo estetico cosa devono fare? Per prima cosa un’attenta valutazione della paziente da un punto di vista della salute generale, poi si passa alla situazione locale. Coadiuvati da moderni esami strumentali, come l’ecografia con sonda ad alta frequenza e dall’impedenziometria segmentale, viene studiato il deposito adiposo come spessore e le caratteristiche della cellulite. Questi esami vanno associati all’eco-color-doppler per lo studio della circolazione venosa.

Il secondo passo è l’educazione a regole comportamentali generali, dall’alimentazione, all’esercizio fisico che mirino alla prevenzione o alla cura di questo inestetismo. Sono rilevanti infatti i danni provocati da un’alimentazione scorretta e poco bilanciata, così come sono altrettanto rilevanti quelli provocati da dimagrimenti drastici che peggiorano le manifestazioni cellulitiche in virtù dei deficit nutrizionali. Bisogna bere molta acqua, specialmente al mattino, consumare molta frutta e verdura con preferenza per i prodotti ricchi di vitamina C, ridurre le sostanze eccitanti (tè, caffè, etc.), evitare alcolici e superalcolici, privilegiare i cibi integrali, abolire cibi in scatola, grassi animali, dolci, formaggi grassi, curare la masticazione. Per quanto riguarda l’esercizio fisico si deve camminare almeno mezz’ora al giorno, dedicarsi a sport e ginnastica senza superare i limiti di resistenza, abituarsi a respirare profondamente e in modo completo, al mare camminare sul bagnasciuga con i piedi in acqua, specialmente nelle ore più fresche. Prima di coricarsi e al risveglio, effettuare l’esercizio della bicicletta con le gambe in alto, non stare a lungo con le gambe accavallate, curare sempre un buon assetto posturale. Si possono utilizzare anche rimedi vegetali in forma di infusi o tisane, a base di ananas, mirtillo, ortica, betulla, tarassaco, gramigna, ippocastano, etc. tutti con azione diretta o indiretta sulle alterazioni alla base della patologia cellulitica.

Si passa successivamente a trattamenti medici, quando possibile, come la dietoterapia, la mesoterapia lipolitica e flebotonica nelle sue varie forme, gli ultrasuoni, l’elettrostimolazione, l’elettrosculpture, la pressoterapia, il drenaggio linfatico manuale, la radiofrequenza bipolare associata al vacuum e ad una sorgente di luce infrarossa (Velasmooth, Velashape).

Quando la cellulite si associa ad accumuli adiposi localizzati si ricorre a tecniche di chirurgia plastica estetica.

La liposcultura o liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. I maggiori benefici della liposcultura o liposuzione si traggono quando l’adipe da eliminare è situato sulla regione trocanterica (parte alta delle cosce), sul fianco, in regione addominale (quando è costituito da un modesto accumulo nella parte sottombelicale), sulla faccia interna del ginocchio. La rimozione del tessuto adiposo in eccesso si ottiene mediante l’azione di una cannula collegata ad una siringa in aspirazione. La cannula viene introdotta attraverso una piccola incisione praticata in prossimità dell’area da correggere. Qui con opportuni movimenti, il grasso in eccesso viene aspirato. L’intervento di liposcultura o liposuzione viene effettuato in anestesia locale con sedazione.

L’uso del termine liposcultura è stato introdotto recentemente per distinguere la tecnica moderna da quella passata. Oggigiorno questa procedura chirurgica non viene effettuata, come avveniva in passato, per far dimagrire la paziente con l’aspirazione di grossi volumi di grasso. Con l’intervento moderno di liposcultura, in piena sicurezza, vengono aspirate piccole quantità di tessuto adiposo. Queste piccole aspirazioni permettono di armonizzare le forme. In alcuni casi il grasso viene prima estratto per poi essere reintrodotto con la tecnica del lipofilling cioè il trasferimento di tessuto adiposo da zone in cui è presente in eccesso a zone “vuote”, a cui si vuole restituire la rotondità.

A seguito di un intervento di liposcultura o liposuzione l’attività fisica dovrà subire delle limitazioni per almeno una settimana. Se il lavoro del paziente fosse tale da richiedere sollevamenti, spinte, etc…, sarà necessario un periodo di convalescenza più lungo.

Qualcuno sostiene che la liposuzione è rischiosa, ma è davvero la verità? Un’indagine condotta dall’American Society for Aesthetic Plastic Surgery riporta le complicazioni relative a quasi 100.000 interventi di liposuzione svolti da specialisti di chirurgia plastica nel’arco di due anni. Lo studio conferma la notevole sicurezza raggiunta da questo tipo di intervento, quando lo stesso venga effettuato da specialisti certificati, nonché la tendenza in atto, da parte dei chirurghi plastici, verso una sempre miglior selezione dei pazienti con conseguente riduzione delle complicazioni. I dati riportati, relativi principalmente a liposuzioni di volume medio o moderato (il 78.5% delle liposuzione dello studio prevedeva un volume di aspirato inferiore ai 3500cc, oltre il 50% era inferiore ai 2500cc), confermano la notevole sicurezza raggiunta dalla liposuzione quando questa sia effettuata in ambiente adeguato e da professionisti certificati.

Alle donne sempre in lotta con specchio e bilancia, devo comunque ricordare i risultati di un sondaggio che fa riflettere. Realizzato dalla Swg, per conto del settimanale di Mondadori “Donna Moderna”, rivela che gli uomini alla linea perfetta di Elisabetta Canalis preferiscono le rotondità di Sabrina Ferilli. Dieci domande rivolte ad un campione di 300 uomini tra i 18 e i 64 anni che dimostrano come gli sforzi femminili per assomigliare ad una top-model da rivista siano in realtà vani. Ecco qualche esempio. Sul fatto che tutte le donne vorrebbero avere i fianchi stretti ed il sedere piccolo , il 62 per cento degli intervistati ha risposto “le donne non capiscono quello che piace davvero agli uomini”, e solo un 34 per cento ha dato loro ragione (“una donna così piace a tutti gli uomini”). Ed anche sugli inestetismi più temuti dal mondo femminile, i maschi dimostrano di essere molto tolleranti. Per il 40 per cento il problema della cellulite “è meno grave di quello che pensano le donne” e per uno su tre (33 per cento) le smagliature sulla pelle non sono così terribili ma solo “un segno sulla pelle”. Ed ancora, per il 57 per cento una donna con qualche ruga è “una donna con un viso espressivo”.

Ricordate comunque che l’intervento di liposcultura non è una cura per la cellulite. Con questa procedura chirurgica l’aspetto a “buccia d’arancia” si attenua ma non scompare. Le buone abitudini alimentari, l’esercizio fisico, alcune norme comportamentali e le numerose tecniche di medicina estetica rimangono cardini fondamentali del processo di prevenzione e di attenuazione di questo quadro clinico.

Vi ricordo inoltre il mio articolo http://drbodyscw.wordpress.com/2011/12/28/cellule-staminali-queste-sconosciute/ sul Cryo-lip un’opportunità per i pazienti che effettuano una liposcultura.