Tornato a casa da mio padre, era il primo giorno del mio tirocinio in chirurgia plastica, gli dissi: “E’ il lavoro più bello del mondo!”. Avevo 21 anni e tanto entusiasmo.
La chirurgia plastica è una branca della chirurgia che si propone di correggere e riparare i difetti morfologico-funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti (cute, sottocute, fasce, muscoli, ossa, ecc.) sia congenite, che secondarie a traumi, neoplasie o malattie degenerative. Le tecniche fondamentali più utilizzate sono rappresentate dagli innesti e dai lembi.
La chirurgia plastica è una delle poche specializzazioni chirurgiche non “distrettuali” o di “apparato” opera quindi su qualsiasi distretto corporeo.
La chirurgia estetica è la branca della chirurgia plastica dedicata alla modifica della forma e/o alla correzione dei difetti del corpo umano al fine di migliorarne l’aspetto secondo canoni predefiniti di armonia, conferendo risultati naturali e piacevoli, rispettando le funzioni dei distretti corporei interessati dal trattamento.
La chirurgia estetica è un misto di scienza ed arte.
Scienza in quanto applica metodi e tecniche riproducibili, in genere mutuate dalla chirurgia plastica ricostruttiva e riparativa.
Arte in quanto presuppone che il chirurgo sia dotato di una personale sensibilità per l’armonia delle forme e di una particolare capacità di prevedere il risultato dell’azione chirurgica.
Da queste considerazioni risulta evidente come il chirurgo plastico debba possedere non solo conoscenze approfondite, frutto di anni di esperienza in sala operatoria, ma anche spiccato gusto artistico e senso delle proporzioni oltre a doti umane e psicologiche che gli consentano di relazionarsi correttamente con il candidato all’intervento.
CHI E’ TITOLATO AD ESEGUIRE INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA?
Secondo le leggi attualmente in vigore, tutti i laureati in Medicina e Chirurgia regolarmente abilitati possono svolgere la professione di Medico ed in teoria dedicarsi a qualsiasi specialità ad eccezione della Radiologia e dell’ Anestesia. Succede quindi con una certa frequenza che la Chirurgia Estetica venga praticata anche da medici non specialisti in Chirurgia Plastica.
Esiste una Specialità Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, della durata di cinque anni, alla quale si accede dopo aver perseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia.
La chirurgia estetica è parte integrante della chirurgia plastica. Gli specialisti italiani in chirurgia plastica appartengono ad un’unica Società scientifica, la SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), affiliata alla Società Internazionale di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.
Il mestiere del chirurgo plastico è ai nostri giorni quanto mai richiesto e ben remunerato, ma la strada per raggiungere l’obiettivo è completamente in salita.
Per poter diventare chirurgo plastico a tutti gli effetti è necessaria la laurea in Medicina e Chirurgia. Dopo aver superato un test a numero chiuso si accede al corso della durata di sei anni, dovendo nel frattempo superare moltissimi esami scritti e orali. Il tutto si conclude con la presentazione della tesi di laurea. Successivamente si dovrà sostenere l’esame di abilitazione e l’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici.
Quindi si deve superare la prova di accesso al concorso di specializzazione in Chirurgia plastica e ricostruttiva, ovvero si dovrà affrontare una prova scritta su quesiti che riguardano la medicina in generale e altre sulla chirurgia plastica nello specifico. Quindi si passa alla prova orale, in cui si dovrà discutere uno tra gli argomenti proposti con una commissione giudicante. In caso di esito positivo si è ammessi a frequentare il corso di specializzazione della durata di 5 anni.
Un chirurgo plastico, al contrario di quanto si possa pensare, non si occupa solo di estetica! E’ una professione estremamente complessa e pesante dal punto di vista psicologico: correzione di malformazioni congenite, asportazione di tumori benigni e maligni con successiva ricostruzione di parti del corpo, riparazione di gravi traumi, soccorso e ricovero dei grandi ustionati, dei traumi da elettricità e da sostanze caustiche. In più ci si può occupare anche della medicina estetica.
Un medico estetico, invece, si occupa solo ed esclusivamente dei trattamenti di bellezza e di correzione dell’estetica a seconda delle richieste del paziente: ad esempio riempimento delle rughe, iniezione di botulino. Per poter diventare medico estetico è sufficiente una qualsiasi specializzazione (anche medico di base) e in più un corso presso un’università privata.
Ma il chirurgo plastico è anche un chirurgo solidale. Donne e bambini malformati o sfigurati da ustioni hanno riacquistato la vista, riescono a respirare e ad alimentarsi in maniera corretta grazie a chirurghi plastici che fanno volontariato in giro per il pianeta: Bangladesh, Tibet, Tanzania, Uganda, Zambia…
Io sono stato in Togo nel mese di Luglio, tramite l’Associazione AVITA onlus e l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma nell’Ospedale St.Jean de Dieu di Afagnan. Non trovo le parole per descrivervi cosa si prova. Sicuramente posso dire ad alta voce che stare li mi ha fatto sentire profondamente orgoglioso della mia Specialità in Chirurgia Plastica e mi ha fatto ripensare alle parole che avevo detto a mio padre diciassette anni prima: “è il lavoro più bello del mondo”.