Oltre 300 interventi di ringiovanimento vaginale con tecniche chirurgiche, centinaia quelle che ricorrono a tecniche non invasive. A chiedere questo tipo di interventi anche donne giovanissime

Dr.Mezzana: “Oltre alla chirurgia, è possibile ricorrere a soluzioni non invasive, quali medicinali topici ormonali e a fitocomplessi, per migliorare l’aspetto dei genitali e risolvere disfunzioni fisiologiche”
fiori-di-lotoDopo aver ridotto le rughe, rassodato il seno e modellato i fianchi, qualcosa si può fare anche lì. Oggi ci troviamo di fronte ad un allungamento dell’aspettativa di vita e anche di quella riguardante la sfera sessuale. Con il trascorrere degli anni, anche in assenza di malattie, tutti gli organi del corpo, compresi quelli genitali, subiscono un progressivo deterioramento, influenzando il generale stato di benessere.

Su dieci donne che arrivano in ambulatorio, la metà decide di farsi operare. Le altre preferiscono soluzioni diverse: alcune donne ricorrono a soluzioni non invasive, altre hanno solo bisogno di essere rassicurate, per esempio alcune pensano di avere tessuti rilassati e invece hanno solo un partner ipodotato, altre credono che un aumento del punto G possa fare miracoli.

Da una ricerca pubblicata sul Guardian, nel 2008 in Inghilterra le donne che hanno richiesto un intervento di labioplastica vaginale sono state 1118, il 70% in più rispetto all’anno precedente, e dall’inizio del 2011 ci sono state più di 5 mila richieste per operazioni di plastica ginecologica. A richiedere l’intervento di modifica dell’apparato genitale esterno non sono donne che lavorano nel settore del porno, come si potrebbe pensare in un primo momento, ma anche persone “ordinarie” che sentono l’esigenza di “ristrutturare” la propria femminilità e di avere una vagina più giovane e dall’aspetto più “sano”. Gli interventi di ringiovanimento genitale femminile sono oltre 300 all’anno con un’età che varia dai 20 ai 49 anni.

“Una donna su tre ha le piccole labbra sporgenti rispetto alle grandi labbra, e questo può essere causa di disagio e imbarazzo a qualsiasi età. La vagina è il cuore della femminilità, ed è comprensibile il desiderio di voler mantenere questa parte sempre giovane e curata sotto il punto di vista estetico. – Spiega il dottor Paolo Mezzana, Specialista e Dottore di Ricerca in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica. – Inoltre, con l’avanzamento dell’età si verifica una sorta di atrofia genitale: la vulva perde elasticità e compaiono discromie cutanee, la vagina è poco lubrificata e le mucose diventano sottili, i muscoli del perineo perdono capacità contrattile e tonicità. Questo comporta per la donna prurito, secchezza e dispareunia che si traducono in una maggiore difficoltà a raggiungere il piacere. Oltre a questi aspetti fisiologici, i genitali femminili subiscono anche dei cambiamenti estetici, sia da un punto di vista del tono muscolare, sia per quanto riguarda il colore, influenzato da una minore vascolarizzazione della zona. Da anni, ormai, sono in molte le donne che decidono di sottoporsi a degli interventi per lifting genitali, ma ci sono anche soluzioni non chirurgiche.”

“Per migliorare l’aspetto dei genitali esterni e mantenere la risposta sessuale si può ricorrere a medicinali topici ormonali e a fitocomplessi. – continua il dottor Mezzana. – Recentemente sono, inoltre, state sviluppate nuove metodiche non invasive, come la radiofrequenza monopolare, i trattamenti con i laser frazionali ablativi e le infiltrazioni di complessi vitaminici. lubrificanti intimi sicuramente compensano la scarsa lubrificazione, ma l’effetto è transitorio. Il testosterone propionato, invece, migliora il trofismo della cute vulvare e mantiene una buona risposta sessuale, mentre le creme a base di estrogeni normalizzando il pH vaginale limitano l’infiammazione, la secchezza e la dispareunia. Fitocomplessi a base di Boswellia Serrata in associazione a vit. E sono ideali per sostenere il trofismo vulvo-vaginale, grazie alle proprietà antinfiammatorie, elasticizzanti, antiossidanti, stimolanti la produzione di collagene e antimicrobiche. Altro fitocomplesso a base di inokitiolo, invece, è efficace nel ridurre nell’arco di qualche mese le inestetiche iperpigmentazioni delle aree perineali.”