Dopo aver ridotto le rughe, rassodato il seno e modellato i fianchi, qualcosa si può fare anche lì. Il desiderio di migliorare l’aspetto e il piacere intimo è comprensibile. Oggi il benessere psico-fisico è considerato nella sua totalità e, problemi di cui prima difficilmente si parlava, possono essere facilmente trattati: non sono più un tabù, o forse non ancora per tutti. Ci troviamo di fronte ad un allungamento della vita e anche di quella riguardante la sfera sessuale.

Con il trascorrere degli anni, anche in assenza di malattie, tutti gli organi del corpo, compresi quelli genitali, subiscono un progressivo deterioramento strutturale e funzionale influenzando il generale stato di benessere, compreso quello sessuale. Tale trasformazione determina un quadro di atrofia genitale: la vulva perde elasticità e compaiono discromie cutanee, la vagina è poco lubrificata e le mucose diventano sottili, i muscoli del perineo perdono capacità contrattile e tonicità. Questo spesso conduce a prurito, secchezza e dispareunia compromettendo la qualità della vita sessuale. Le modificazioni avvengono in maniera molto lenta ma in prossimità dell’epoca peri-menopausale, che normalmente inizia intorno ai 47-50 anni, per riduzione repentina degli ormoni estrogeni, il processo involutivo va incontro ad una evidente accelerazione. Nei tessuti degli organi genitali esterni femminili assistiamo ad una progressiva riduzione di fibre collagene ed elastiche, il colorito non si presenterà più roseo per riduzione della vascolarizzazione, la mucosa vaginale si presenterà più lassa e assisteremo ad una ipotrofia della muscolatura striata. In particolare si evidenzieranno:

1°  una riduzione del volume (ipotrofia vulvare), più spesso evidente a carico delle grandi labbra, dovuto ad una involuzione del tessuto fibro-adiposo

2°  riduzione della elasticità e idratazione a carico dell’area mucosa e delle piccole labbra.

Possibilità non chirurgiche per migliorare l’aspetto dei genitale esterni e mantenere la risposta sessuale sono offerte dai medicinali topici ormonali, dai fitocomplessi, dagli esercizi fisici perineali e da nuove metodiche non invasive come l’uso della radiofrequenza monopolare, i trattamenti con i laser frazionali ablativi e le infiltrazioni di complessi vitaminici. Le stesse metodiche che si utilizzano per rallentare l’invecchiamento cutaneo del viso e del corpo.

I lubrificanti intimi sicuramente compensano la scarsa lubrificazione, ma l’effetto è transitorio. Il testosterone propionato, invece, migliora il trofismo della cute vulvare e mantiene una buona risposta sessuale: la sua applicazione quotidiana per qualche mese ripristina una normale eccitabilità clitoridea. Le creme a base di estrogeni normalizzando il pH vaginale limitano l’infiammazione, la secchezza e la dispareunia: dopo solo 3 settimane di trattamento la lubrificazione vaginale migliora.

Fitocomplessi a base di Boswellia Serrata in associazione a vit. E sono ideali per sostenere il trofismo vulvo-vaginale, grazie alle proprietà antinfiammatorie, elasticizzanti, antiossidanti, stimolanti la produzione di collagene e antimicrobiche. Altro fitocomplesso a base di inokitiolo, invece, è efficace nel ridurre nell’arco di qualche mese le inestetiche iperpigmentazioni delle aree perineali.

La riabilitazione perineale, tramite gli esercizi di Kegel, corregge la scarsa prestazione muscolare del perineo, anche se spesso è difficile identificare e utilizzare correttamente tali muscoli. Una soluzione pratica è fornita dai coni vaginali, ideati nel 1985 da S. Plevnik, come ausilio per rafforzare il perineo.

Il ringiovanimento dell’area genitale femminile è rivolto  sia al trattamento delle ipotrofie delle grandi labbra  sia a ripristinare idratazione ed elasticità ai tessuti.

– Il volume perso si può ricreare iniettando all’interno delle grandi labbra, più raramente nelle piccole, un filler dedicato a base di acido ialuronico monofasico con un preciso grado di cross-link.

– Mentre per prevenire e contrastare l’invecchiamento fisiologico e migliorare le condizioni di trofismo ed elasticità cutanea si possono eseguire infiltrazioni con sostanze ad azione biostimolante. Consigliabile soprattutto infiltrazione con i fattori di crescita piastrinici o con acido ialuronico naturale slow-release. La terapia può essere associata, per esaltare il grado di idratazione, con l’applicazione topica di gel particolari ad azione umettante e trofica. La secchezza vulvare ed il prurito miglioreranno molto.

In associazione a queste terapie è recentemente emerso il ruolo della radiofrequenza monopolare, un trattamento che in modo indolore e non invasivo determina una contrazione delle fibre di collagene invecchiate e induce la produzione di nuovo collagene. Si effettua un trattamento ogni tre settimane circa, per un ciclo di 5/6 trattamenti. Poi una seduta di mantenimento ogni quattro mesi circa. E’ un trattamento sicuro e privo di convalescenza e crea miglioramenti funzionali in primo luogo ed estetici dell’area interessata.

E quando i problemi funzionali ed anatomici sono importanti?

Sulle orme di mode internazionali anche in Italia si inizia a parlare di chirurgia estetica ginecologica per il ringiovanimento vaginale. Il trattamento effettuato con il laser a diodi, è volto a ricostruire le zone dove è avvenuto il rilassamento vaginale con la ricostruzione del diametro interno ed esterno della vagina e dell’orifizio vaginale. Secondo gli esperti tale intervento è in grado di migliorare il tono e la resistenza dei muscoli deputati al controllo vaginale migliorando di conseguenza favorevolmente la qualità della vita sessuale della donna.

Si parla di vaginoplastica quando si interviene per ottenere un miglioramento estetico della vagina. Questo trattamento deriva dalla modificazione di procedure già utilizzate dai ginecologi per il trattamento dell’incontinenza da sforzo. Secondo gli esperti che li effettuano questi interventi sono richiesti da donne che sono afflitte dall’idea di avere “una disarmonia” di solito localizzata tra le grandi e le piccole labbra oppure vengono richiesti da donne che presentano un rilassamento vaginale dopo una o più gravidanze con possibili disturbi della sfera sessuale o da perdita involontaria di urina.

Negli ultimi anni, a fronte anche delle mode più trasgressive, della riduzione di alcuni freni inibitori e dell’esibizionismo più marcato, molte donne mostrano una minore difficoltà a chiedere consigli per abbellire e ridisegnare le forme, anche quelle più intime. La donna che lo desidera riprende così il pieno possesso del proprio corpo, nella sua interezza, con l’obiettivo di mantenersi sana e giovane in ogni aspetto della propria femminilità. L’importante, come sempre, è informarsi bene e rivolgersi a personale esperto e qualificato con referenze certe. Tutte queste procedure devono avvalersi di equipe mediche specialistiche multidisciplinari. Il Chirurgo Plastico e il Ginecologo in un team per aiutare la donna. Io personalmente collaboro da tempo con il Dott. Pierfrancesco Maggiora Vergano uno specialista ginecologo di Roma attento e preparato nella valutazione di queste problematiche.  http://www.gineva.it/