E se vi dicessi che esistono degli esercizi per migliorare la vostra vita sessuale che nello stesso tempo prevengono e migliorano alcuni disturbi fisiologici legati al trascorrere del tempo e alle gravidanze?

L‘esercizio fisico e la ginnastica non solo sono salutari, ma ti fanno anche sentire meglio.

Ciò è assolutamente vero anche per quanto riguarda la muscolatura intima femminile. Le blogger americane specializzate in salute lo predicano da qualche anno ed è diventato uno dei loro comandamenti: il presupposto del benessere intimo è l’addestramento dei muscoli pelvici. Perché? Per migliorare il piacere sessuale, ma anche per contrastare problemi come il prolasso uterino e l’incontinenza che insorge dopo il parto, in età avanzata o quando si pratica attività sportiva intensa.

Succede dopo un parto, in menopausa, o semplicemente a causa di una particolare costituzione fisica: la causa è il rilassamento del pavimento pelvico, quell’insieme di fasce muscolari che si estende, internamente, tra la vagina e l’ano e che chiude in basso la cavità addominale. Talmente sentito il problema che 3 anni fa, a New York ha aperto Phit, la palestra per l’allenamento del pavimento pelvico.

Da quel che ci risulta nell’occidente cristiano l’esistenza dei muscoli vaginali fu registrata soltanto a partire dal 1900; se ne trova traccia in qualche scritto pornografico e nell’autobiografia di una prostituta (Nel Kimball “Memorie di una maîtresse americana” trad. B. Fonzi, ed. Adelphi). In realtà è una pratica millenaria diffusa nell’antico ed estremo oriente, riservata, un tempo, alle donne di rango. Un esempio è la pratica delle fasciature dei piedi femminili. Il piede piccolo, dolente, e costretto a lavorare in verticale, costringe continuamente al tipo di ginnastica che stiamo trattando.

Negli anni ’50, A.Kegel propose degli esercizi ginnici per allenare la muscolatura del pavimento pelvico. Inizialmente furono destinati a donne affette da incontinenza urinaria e/o prolasso uterino, ma ben presto si notò un particolare “effetto collaterale”: un aumento del piacere durante l’atto sessuale. In effetti, alcuni esercizi corrispondono alle contrazioni dei muscoli vaginali durante l’orgasmo.

Negli anni ’80, S.Plevnik ideò una serie di strumenti per facilitare l’esecuzione di tali esercizi: i coni vaginali.

Cosa sono i coni vaginali?

I coni vaginali sono dei piccoli coni di plastica, simili agli assorbenti interni.

Si acquistano presso le sanitariee sono confezionati in set di 3-5 coni uguali per forma e dimensioni ma di peso crescente, da 20 a 70 grammi.

I coni sono numerati a seconda del peso e sono provvisti di una codina di nylon per facilitarne la rimozione dalla vagina.Una volta introdotto in vagina il cono tende naturalmente a scivolare fuori a causa del peso e della superficie liscia. Quindi, per evitare che ciò avvenga, la donna deve trattenerlo contraendo i muscoli pelvici. Questi movimenti rinforzano il pavimento pelvico femminile e l’utilizzo costante e regolare dei coni vaginali può consentire, entro poche settimane, di ridurre l’insufficienza muscolare pelvica.

I coni possono essere riutilizzati a lungo e dopo l’impiego possono essere lavati e disinfettati per eliminare eventuali residui. L’uso dei coni vaginali è sconsigliato durante le mestruazioni, le gravidanze e in caso di infiammazioni vaginali.

Si inzia ad usare il cono vaginale più leggero. Una volta inserito si dovrebbero svolgere le normali attività domestiche, camminare per almento 20 minuti. Si ripete l’esercizio quotidianamente con lo stesso cono fino a quando si riesce a trattenerlo con una certà facilità. Qualora si trattenga con facilità il cono di peso più basso si passa subito a quello successivo.

Il cono più pesante che la donna riesce a trattenere indica la forza dei muscoli del pavimento pelvico ed è con quello che potrà iniziare a fare gli esercizi. La donna può provare a trattenere il cono per circa 15  minuti, almeno due volte al giorno.

E’ preferibile utilizzare i coni vaginali al mattino visto che nel corso della giornata i muscoli tendono a stancarsi più facilmente.

Un uso costante dei coni vaginali è indispensabile per ottenere dei buoni risultati: sono consigliati almeno 3 mesi di trattamento.

Quando i disturbi sono scomparsi è possibile interromperne l’uso quotidiano.

Successivamente si può continuare ad allenare i muscoli del pavimento pelvico anche senza adoperare i coni. Molte donne credono che l’allenamento della propria vagina, ossia dei suoi muscoli, dovrebbe essere fatto solo per un breve periodo dopo il parto (per tornare ad essere strette). Errato. Forse varrebbe la pena di ricordare loro, un po’ provocatoriamente, che la gravidanza in realtà non dura 9 mesi ma 18. Nove mesi di gestazione e nove mesi di “puerperio” e recupero. Drasticamente errato, soprattutto se si pensa che in altre culture le donne lavorano da sempre sulla loro forza vaginale perché questo aumenta il piacere sessuale loro e del loro partner (e non di poco!). Ma la nostra cultura, si sa, per certe cose lascia un po’ a desiderare…

I benefici per una donna che ha la vagina forte sono:

– orgasmi migliori: più facili da raggiungere, più intensi e forti.

– maggiore sensibilità vaginale (essendo più stretta).

– maggiore contatto con il pene (vantaggio bipartito).

– parti più facili (gli esercizi di Kegel sono utilizzati anche nella gestazione).

– migliore ripresa dopo il parto.

– prevenzione di prolassi e incontinenza.

Quindi primo: l’informazione, poi il senso del corpo. L’educazione al rilassamento, l’esercizio e l’insegnamento del movimento fanno parte di quello che si può fare nel tentativo di risolvere i problemi sessuali e funzionali. L’unica persona in grado di aiutare la natura a ridare alla vagina il giusto tono muscolare è proprio la donna.